Trovarsi nel momento giusto e nel posto giusto è una qualità di pochi attaccanti di razza. “El Cholito” è sempre pronto a colpire proprio come ha fatto ieri nella sfida contro il Venezia che ha permesso agli scaligeri di vincere 3-1 grazie alla sua tripletta e di poter fare l’occhiolino all’Europa distante ormai 4 punti. Ai lagunari Simeone aveva anche già segnato una doppietta nella rocambolesca vittoria in rimonta per 4-3 del 5.12.2021 e diventa il primo giocatore della storia veronese a segnare una tripletta in un derby di Serie A.
Le marcature di ieri, figlie anche di un pizzico di fortuna ma soprattutto di un gioco di squadra di altissimo livello come ad esempio l’assist di Lasagna per il terzo gol, sono nel DNA della punta argentina.
Giovanni Simeone, figlio del “Cholo” ex Lazio e Inter Diego, sembra aver trovato a Verona la sua dimensione con un allenatore, Igor Tudor che riesce a mettere in risalto le doti tecniche del giocatore arrivato in prestito dal Cagliari. Non a caso Simeone sta disputando la sua miglior stagione da quando gioca a calcio tra i professionisti: 24 gare e 15 centri.
Dall’Argentina all’Italia
Nato a Buenos Aires è considerato da subito un prodigio del calcio con il River Plate che dalle giovanili lo promuove in prima squadra e lo gira poi al Banfield dove farà esultare i tifosi per 12 volte durante l’arco di una stagione.
Su di lui si fiondano diverse squadre tra cui il Genoa che riesce a portarlo in Liguria. Simeone a fine campionato 2016-2017 sarà una delle rivelazioni in positivo della nostra Serie A aiutando il “Grifone” a centrare la salvezza con 12 reti.
Si trasferisce a Firenze per due stagioni dove realizza 20 reti in 74 partite ma nella seconda stagione attraversa un periodo poco prolifico in termini di gol realizzati (6) e quindi la società viola decide di non puntare più sull’attaccante di origini argentine che viene ceduto al Cagliari.
Anche con i sardi Simeone registra un calo notevole dopo un ottimo avvio e i rossoblù lo passano al Verona con la formula del prestito dopo 71 gare e 18 centri.
Verona è la sua città
Nella città veneta arriva la consacrazione per un giocatore versatile, in grado di ricoprire anche il ruolo di esterno grazie alla velocità. Tudor gli affida le chiavi dell’attacco e molti palloni vengono proprio recapitati al “Cholito” che per ben 15 volte in questa stagione ha scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori facendo sognare una città intera per un posto in Europa che non sembra essere poi così lontano.
I gialloblù ruotano attorno a Simeone e l’argentino è supportato da un’ottima squadra con la forza e i muscoli di Tameze a recuperare i palloni, Barak che offre ottimi spunti tecnici e Ilic bravo nel contenimento e nella sostanza, i traversoni caparbi di Lazovic e le incursioni di Faraoni. In avanti Caprari e Lasagna che si alternano per offrire gli assist. Tudor deve puntellare un po’ l’aspetto difensivo perché 43 gol subiti finora rischiano di macchiare una grande stagione che permette comunque agli scaligeri di aver raggiunto il primo obiettivo stagionale ovvero una comoda salvezza.