Il pranzo, si sa, può essere a volte indigesto per alcuni e prelibato per altri.
Alle 12.30 a Venezia il menù ha presentato la sfida contro la Roma. Antipasto freddo, quasi gelido, che sembra essere poco piacevole per i giallorossi di Mourinho: pronti via e gol. Al minuto 3 calcio di punizione del solito Aramu, cuore e anima dei lagunari, palla scucchiaiata al centro per l’arrivo di Caldara che risolve in mischia e porta in vantaggio i padroni di casa. Gara che vive di folate offensive da parte delle due squadre e Abraham becca il palo da buona posizione a Romero battuto. Il primo piatto, scusate, il primo tempo diventa però pesante da digerire per la squadra di Zanetti che prima si fa raggiungere sull’1-1 al 43’ a causa della rete di Shomurodov che ribadisce in gol dopo un primo tentativo di salvataggio di Romero sulla sponda di Abraham e poi al 47’ si ritrova addirittura sotto 1-2 per merito di Abraham che controlla un difficilissimo pallone in area, resiste al tentativo disperato di Ceccaroni e trafigge Romero. Colpo durissimo che potrebbe togliere l’appetito a qualsiasi squadra ma non al Venezia che non ha nessuna voglia di uscire dal Penzo a stomaco vuoto, senza punti. La ripresa è tutta dei lagunari: al 65’ calcio di rigore dopo un contatto in area tra Caldara e Cristante e un po’ come il cacio sui maccheroni, Aramu si presenta sul dischetto e dagli undici metri il goleador della squadra trova il suo quarto centro personale (ha segnato nelle ultime quattro gare casalinghe). Ormai il pranzo sta per terminare ma c’è ancora spazio per il dolce:
Ancora Aramu che porge sul vassoio d’argento il pallone lungo sulla corsa per il suo compagno di squadra Okereke che sfugge alla difesa romanista sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Rui Patricio, finta, un’altra finta, tocco leggero e rete del definitivo 3-2. Il conto a Venezia per la Roma di Mourinho è salatissimo: Atalanta e Lazio che scappano via, Fiorentina che resta incollata a meno uno, Juventus, Bologna e Verona che minacciano la sesta piazza. Il Venezia al contrario, sale a quota 12 punti in classifica e si lascia alle spalle Spezia, Genoa, Sampdoria, Salernitana e Cagliari e con un Mattia Aramu così, da direttore di sala stellato, i tifosi del Venezia possono sperare di vivere altre domeniche con scorpacciata di bel gioco, gol e soprattutto punti.