La Real Sociedad ha trovato l’arma segreta per far bene in campionato e in Uefa Champions League.
Takefusa Kubo, giapponese. Sta segnando gol spettacolari, sta facendo segnare i compagni di squadra. Senza ombra di dubbio è lui l’uomo da temere.
Il giovanissimo giocatore nipponico è nato il 4 giugno del 2001 a Kawasaki e nel suo destino c’è da subito la Spagna.
All’età di soli 10 anni il ragazzino prodigio del Giappone viene prelevato dalle giovanili del Barcellona anche se i primissimi passi li ha mossi ovviamente in patria. In Catalogna resta davvero poco e fa subito rientro nel suo paese d’origine anche perché la Fifa bloccò per due finestre il mercato dei blaugrana. A 14 anni è in forza all’FC Tokyo e vince, segnando anche un gol in finale nel 2-0 sull’Urawa.
Grazie alle ottime qualità calcistiche continua l’ascesa sempre più verso l’alto e dopo aver ben figurato con la formazione dei Tokyo Under 23 a soli 15 anni debutta nella J-League, il massimo campionato nipponico. Dopo una fugace apparizione tra le fila dei Yokohama Mariners, Kubo viene chiamato dal Real Madrid.
In Spagna per spiccare il volo
A dirla tutta lui a Madrid, o meglio, nel Santiago Bernabeu, non ci metterà mai piede come giocatore “blanco” ma sempre come avversario. Dal suo arrivo viene infatti girato in prestito al Maiorca, Villarreal, Getafe e di nuovo Maiorca. Non ha mai segnato con continuità e a volte sembrava scendere in campo con poca voglia.
Nel 2022 arriva la Real Sociedad e a San Sebastian, vuoi per l’incredibile spinta dei tifosi baschi, vuoi per la fiducia che l’allenatore ripone in lui e per il fatto che può scendere in campo con continuità, il giapponese è diventato un punto di forza della squadra biancoblù. La partenza di quest’anno è a dir poco strabiliante e dopo cinque gare sono già tre le marcature siglate (sarebbero 4 ma una è stata annullata nell’ultima di campionato).
Velocità, ottima visione di gioco e potenza: questo il biglietto da visita di Takefusa Kubo.