I tifosi del Lecce ci sono un po’ abituati ai grandi trascinatori sudamericani, basti pensare infatti all’uruguayo Ernesto Chevanton che a inizio anni 2000 segnava a ripetizione con il coro che faceva: “Din don, din don, din don, intervengo qui da Lecce, ha segnato Chevanton!” e pubblico salentino in totale visibilio. Lui che spesso veniva assistito dal connazionale Guillermo Giacomazzi.
Il legame tra i giallorossi e il Sudamerica non è di certo forte come quello che hanno squadre più blasonate (vedi Inter e Milan) ma è di certo importante.
I salentini fanno su e giù tra massima serie e campionato cadetto. Ottime stagioni alternate a mesi di buio totale e facciamo un salto fino ad arrivare al ritorno in A grazie alla vittoria della serie B con il nuovo arrivo di Gabriel Strefezza, un brasiliano con passaporto italiano per via dei bisnonni emigrati da Caltanissetta, che beffa i portieri avversari per 14 volte in 35 partite. Oltre alle reti segnate ci sono gli assist e le grandi giocate degne di chi ha nel sangue quel tocco da fuoriclasse tipico del Brasile.
Con il passare del tempo il giocatore nativo di San Paolo di venta sempre più il punto fermo della società salentina e risponde a suon di gol e di pregevoli tocchi con il pallone. A volte accarezza la palla, altre volte calcia di potenza e altre ancora parte con la sfera incollata al piede e semina il panico.
Lo cercano tante squadre ma lui decide di restare in Puglia e mai scelta fu più azzeccata. Dopo 5 giornate di campionato nella stagione in corsa il Lecce è miracolosamente al terzo posto con 11 punti dietro a Inter e Milan e davanti alla Juventus. Si tratta del miglior inizio stagionale nella storia del club salentino e proprio domani sera allo Juventus Stadium Strefezza e compagni scenderanno in campo contro i bianconeri in un match inusuale dal punto di vista della classifica.