Ore turbolente per tutti i tifosi appassionati di basket e di fede varesina che vedono l’Openjobmetis passare da un piazzamento playoff, figlio di una stagione cestisticamente parlando stratosferica, all’ultimo posto della classifica con una speranza di salvezza pari alla possibilità di non spegnersi di una candela accesa ma lasciata in giardino all’aperto in un giorno di diluvio.
Il gran lavoro di Scola
Uno degli artefici della grande Argentina del basket che vinse proprio contro di noi l’oro olimpico ad Atene 2004 è l’uomo che ha costruito e portato avanti un progetto che in Italia mancava da anni. L’amministratore delegato dopo aver appeso la canotta al chiodo giocando l’ultima stagione proprio a Varese ha preso in mano la società e ha indicato la via da seguire. E la stagione è stata fino alla decisione della penalizzazione esaltante.
La decisione del Tribunale FIP
Milenko Tepić è il nome che i tifosi non potranno mai dimenticare ma non per le incredibili prestazioni (solo tre le gare giocate prima di finire all’Iraklis, in Grecia) fornite in campo bensì perché a lui è strettamente legata questa faccenda. I biancorossi non hanno pagato 90mila euro che invece avrebbero dovuto versare nelle tasche del serbo che si è appellato alla federazione internazionale che a fine 2022 ritiene corretta la richiesta e dà ragione all’atleta. Varese paga il debito e Scola ricopre da quel momento il ruolo di azionista di maggioranza. Il Tribunale della Federazione Italiana Pallacanestro ha però condannato per frode e illecito sportivo la società biancorossa perché al momento dell’iscrizione ha omesso la «una situazione debitoria in essere» per non aver ottemperato a tutte le obbligazioni dei tesserati contrariamente a quanto dichiarato in sede al momento dell’iscrizione al campionato corrente. Addirittura la prima richiesta della procura federale era stata quella di una retrocessione diretta.
La strategia difensiva di Varese
La prima cosa che bisogna sicuramente sottolineare è che questa società non è la stessa che amministrava la squadra di Varese nel momento del caso Tepić e quindi sono quei dirigenti ad avere le responsabilità. Inoltre questa irregolarità non ha avuto ripercussioni o generato un vantaggio per la squadra in questa stagione ma per il tribunale che si occupa della faccenda l’attuale dirigenza non ha intrapreso alcune azioni contro gli ex dirigenti accettando quindi implicitamente la situazione. La Pallacanestro Varese sta cercando di dimostrare che la mancata segnalazione del lodo Tepić sia un errore senza dolo e il fatto di aver messo da parte 70000 euro in caso di esito negativo basti per far revocare la penalità.
Intanto in campo i giocatori di Varese lottano per conquistare comunque la salvezza come hanno dimostrato nella sfida vinta a Trieste.