Le notti di Uefa Champions League sono speciali. Vorrei tanto dire magiche ma quelle si riferiscono alle note di “Un’estate italiana“, una famosa canzone di Edoardo Bennato e Gianna Nannini cantata a squarciagola durante i Mondiali di Italia 90. Ci sono serate eleganti con la coppa dalle grandi orecchie pronta a farti vivere un sogno. Tifoso, calciatore, allenatore o addetto ai lavori non importa, il sogno è per tutti. “Notti magiche inseguendo un goal sotto il cielo di un’estate italiana” recita un pezzo della canzone e le componenti per prenderne in prestito le parole ci sono tutte: la magia della Champions, si gioca all’Olimpico, Simone Inzaghi insegue un goal. Non è estate ma questo alla punta piacentina non interessa minimamente.
Simone Inzaghi, e no, non è un bluff, cala il poker realizzando quattro gol in 54 minuti e diventa l’unico giocatore italiano ad archiviare una tale impresa. Prima di lui c’era riuscito un certo Marco Van Basten nel 1992 nella partita vinta dal suo Milan contro gli svedesi del Goteborg. I biancocelesti trainati quindi dalla serata di grazia della loro punta, asfaltano il Marsiglia con il risultato di 5-1.
L’attuale tecnico dell’Inter all’epoca dichiarò a fine gara di essere anche un po’ dispiaciuto per il fatto di aver fallito un calcio di rigore che gli avrebbe permesso di chiudere con cinque reti invece di avvertire una sorta di “rammarico” per non aver potuto fare meglio di Marco Van Basten.
La Lazio venne poi eliminata in seguito dal Valencia ai quarti di finale. Gli spagnoli arrivarono a giocarsi la finale di quella edizione ma si arresero sotto i colpi di un’altra squadra iberica: il Real Madrid.
Qualche mese dopo questa gara contro il Marsiglia, precisamente a maggio, i biancocelesti si forgeranno del titolo di Campioni d’Italia.