Il calcio è strano. La vita è strana.
Da attaccante spietato temuto in tutto il mondo e capace di trascinare il Porto a 7 trofei di cui uno internazionale come la Uefa Europa League a giocatore che stenta tra le fila del Rayo Vallecano. A far notizia non sono però i pochi gol segnati in questa avventura senza troppi alti ma con tanti bassi in terra spagnola, bensì la chiamata dalla Malesia dello Johor Darul Ta’zim, squadra dove gioca anche il nostro Fernando Forestieri e campione della Superleague malese. L’idea dietro le quinte della squadra della città di Johor Bahru è del proprietario, il principe ereditario Tunku Ismail Ibni Sultan Ibrahim che aveva anche cercato di comprare il Valencia. Dopo il contratto biennale proposto al colombiano c’è la possibilità di diventare ambasciatore.
“El Tigre” e le Tigri del Sud
Ironia della sorte per l’attaccante conosciuto come “El Tigre” si muovono proprio le “Tigri del Sud”, questo il nome della squadra malese nata nel 1972 ma salita alla ribalta dal 2014 con la prima vittoria del campionato nazionale, che è stato vinto poi ininterrottamente fino all’ultima edizione, e soprattutto con l’incredibile e impensabile Coppa AFC. Anche questa stagione è partita col piede giusto: 3 gare giocate, 9 punti, 12 gol segnati e zero subiti.
Squadra “REALE”
Oggi quando si parla di calcio malese non si può non pensare al Johor, la compagine della famiglia reale che nel 2020 ha anche inaugurato uno stadio di ultimissima generazione da far invidia anche a tutto l’occidente. Tunku Ismail Idris è il presidente della squadra ma anche ex presidente della Federazione malese di calcio e soprattutto è l’erede al trono dello stato di Johor che per ricchezza è terzo dietro gli stati di Selengor e Sarawak. Il 2013 è l’anno della svolta perché il principe decise di fondere le due squadre che stavano raccogliendo risultati a dir poco pessimi per fondare lo Johor Darul Ta’zim riuscendo subito ad arrivare terzo in classifica e a una finale di coppa nazionale. La favola raggiunge l’apice nel 2015 quando l’argentino Leandro Velazquez butta dentro la decisiva palla della vittoria contro Istiklol Dushanbe di Tajikistan.
L’obiettivo principale è quello di stabilizzarsi a livello internazionale nella Champions League asiatica ma non sarà di certo facile anche se nell’edizione del 2022 il Johor aveva superato come prima del Gruppo F la fase a gironi affrontando squadroni asiatici come i cinesi del Guangzhou, i giapponesi del Kawasaki Frontale e i sudcoreani dell’ Ulsan Hyundai. Ai sedicesimi gli Urawa Red Diamonds hanno poi spazzato via i malesi con un secco 5-0.