Tradizione, storia e fame per i titoli che non passa mai.
Gara 1 di Pro Recco v Brescia giocata sul filo del nervosismo senza badare troppo allo spettacolo finisce 7-3 per i liguri che quindi sono a due passi dallo scudetto numero 35.
Nessuno si aspettava una partita pulita in termini di contatto ma le due squadre si sono letteralmente picchiate andando anche oltre quelli che sono i colpi concessi da regolamento. Vince la compagine della vecchia volpe Sandro Sukno.
Equilibrio per tre tempi
Gara giocata a viso aperto e degna di una finale per la tensione che si respira in piscina. Nell’ultimo quarto il break decisivo che permette alla Pro Recco di uscire dalla vasca con le mani alzate in cielo in segno di vittoria. Sukno che getta in acqua da subito Velotto ma per la squadra di Alessandro Bovo manca qualcosa in attacco e con sole tre reti segnate nella pallanuoto diventa impossibile vincere.
Sotto i vigili occhi del ct. della nazionale Campagna la gara, come dicevamo, รจ da subito nervosa e su un durissimo contatto tra Aicardi e Di Somma quest’ultimo esce con il labbro superiore spaccato. Poco dopo รจ ancora Aicardi che battaglia con l’ex di turno Gitto e espulsione per entrambi.
Tra terzo e quarto quarto Ivovic, Di Fulvio, Echenique e Zalanki portano la Pro Recco sul 7-3 finale.
Le parole a fine gara
Sukno: “Abbiamo vinto perchรฉ siamo i piรน forti. Perรฒ abbiamo affrontato un grandissimo avversario”.
Di Somma: “Contro di noi vengono concessi colpi proibiti”.