Tutto pronto per l’inizio dei playoff di Serie A1 con l’Olimpia Milano che si è qualificata chiudendo in testa la stagione regolare e quindi dovrà affrontare Pesaro, giunto ottavo per un soffio sfruttando il passo falso di Brescia ce si è praticamente gettata fuori dalla corsa perdendo contro Scafati una gara che a 10 minuti dall’ultima sirena era saldamente in mano ai lombardi (+17).
Occhio alla “Cenerentola”
Pesaro e il corteggiamento ai playoff, a lungo toccati con man: 5 sconfitte consecutive, lo sbandamento come detto anche da coach Repeša che ha ammesso un nervosismo poco costruttivo nella conferenza stampa dopo la partita vinta contro Trieste, un mix di sensazioni e emozioni che avrebbero ucciso anche un toro e con tutti ormai più che sicuri che l’ottavo posto restasse al Brescia.
La sicurezza e la calma di Delfino, la garra di Moretti e poi gli americani che indovinano la tripla giusta nel momento giusto con l’aggiunta di Kravic, scomodo cliente sotto la plancia e la difesa di Visconti. L’ingrediente segreto di Repeša è la coesione di squadra. Non c’è il singolo, ma c’è tutta la città..e poi a dirla tutta sia Moretti che l’allenatore croato hanno il dente un po’ avvelenato contro la loro ex squadra.
Solo il campionato
Delusione è la parola che si legge di più sui social sotto ai post dell’Olimpia Milano. Delusione è anche l’aria che tira da quelle parti. Ennesima stagione da salvare quando invece gli obiettivi la vedevano assoluta protagonista. In Eurolega Milano non è riuscita a girare bene. In Coppa Italia i lombardi hanno salutato Torino al primo turno dopo aver perso in maniera sorprendente la sfida contro Brescia. Resta il campionato che sarà conteso, salvo sorprese, dalla Virtus Bologna e forse, da assoluta outsider da Tortona.
Ettore Messina poco amato dai tifosi
Messina sta toccando, purtroppo, il punto più basso della sua carriera da allenatore, ricca comunque di titoli e vittorie. Bisogna anche sottolineare che stranamente a Milano sembra essere abbastanza complicato riuscire a fare bene o meglio di quanto fatto da chi siedeva sulla bollente panchina prima (vedi Repeša).