20 anni appena compiuti ma già conosciuto a livello internazionale il nostro Matteo Spagnolo si è subito tolto i panni del ragazzino per indossare quelli del professionista di basket.
Ha la personalità giusta per fare il grande salto e quando scende in campo dimostra di avere tutte le qualità che servono per diventare un vero campione.
L’ultimo grandissimo exploit l’ha fatto registrare un paio di giorni fa contro Scafati prendendo per mano la “sua” Trento mettendo a referto 15 punti, 3 assist e guadagnando 8 falli. La media in A1 è di 11,4 punti a partita e sta giocando sempre più con continuità.
Da Brindisi a Madrid
Non poteva essere altrimenti. Quando sei giovane e forte arriva subito la miglior “cantera” del basket europeo e ti porta a Roma. Gli osservatori della squadra capitolina ci hanno messo davvero poco a capire che Matteo Spagnolo è un giocatore dal prospetto molto promettente. L’esordio con lo Stella Azzurra arriva all’età di 14 anni in Serie B. Dopo l’ottima esperienza nella capitale arriva la chiamata del Real Madrid, uno dei più grandi club a livello europeo, e Matteo diventa il primo giocatore italiano a entrare nel settore giovanile dei blancos. Agli ordini della vecchia volpe Pablo Laso cresce tantissimo e passa poi in prestito al Vanoli Cremona e dopo la stagione viene anche scelto al 50mo giro dai Minnesota Timberwolves. Gioca la Summer League con Minnesota e poi il Real lo gira nuovamente in prestito all’Aquila Trento.
Nazionale
Non poteva di certo mancare il nome del fuoriclasse tra le fila della nazionale maschile. Comincia nell’Under 15 e poi passa all’Under 16 dove vince un bronzo agli Europei di categoria e viene inserito nel miglior quintetto del torneo. Nel 2020 nella vittoria contro la Russia ha registrato l’esordio con la selezione maggiore.