Ivan è nato con il volley nel DNA: è infatti figlio del campione olimpico della pallavolo Vjačeslav Zajceve della nuotatrice Irina Pozdnjakova.
Il padre è stato anche professionista in Italia dal 1987 al 1992 tra Umbria e Sicilia. Finita la carriera in Svizzera, a Lugano, torna in patria per allenare e il piccolo Ivan comincia quindi a muover ei primi passi nel mondo del volley a San Pietroburgo. La sua carriera da professionista comincia, ironia della sorte, proprio dove aveva lasciato il padre: in Umbria, più precisamente a Perugia. Il primo ruolo che ricopre è quello del palleggiatore.
Cambia diverse canotte prima di approdare, consacrandosi ad altissimo livello, alla Lube Macerata. Dopo aver vinto la Serie A1 e un paio di stagioni nelle Marche si trasferisce alla Dinamo Mosca e poi negli Emirati. Torna a Perugia dove gioca per due stagioni spostandosi per due anni poi a Modena. Breve parentesi di nuovo in Russia a Kemerovo (Kuzbass) prima di rientrare nuovamente in patria a Macerata.
Nazionale
Il rapporto con la Nazionale è di odio e amore. Ha ottenuto la cittadinanza italiana nel 2008 ed è stato subito convocato per i Giochi del Mediterraneo. Con la maglia azzurra non è mai riuscito a portare a casa una medaglia d’oro ma tanti secondi e terzi posti. Da quando c’è il tecnico Fefé De Giorgi alla guida della Nazionale maschile Ivan non ha praticamente più visto il campo e ha saltato per scelta tecnica e con il nuovo che avanza (Michieletto e Romanò in particolar modo) le chance di rivedere Ivan in azzurro sono pari allo zero.