Ha sempre segnato tanto e forse ha raccolto spesso meno di quanto meritasse Gianluca Lapadula, attaccante brevilineo vecchio stampo, italiano (nato a Torino) ma naturalizzato peruviano che ha deciso di vestire la maglia della nazionale sudamericana.
I gol che segna pesano e hanno avuto sempre un peso specifico grazie alla sua dinamicità e potenza e soprattutto da seconda punta può giocare anche sugli esterni sia a destra sia sinistra.
Gioiello Juventus poi giro per l’Italia
Gli inizi con il club bianconero lo vedono protagonista nel ruolo di portiere. Crescendo si sposta a centrocampo e poi a 14 anni diventa trequartista. Ha delle ottime qualità tecniche che si notano sin da subito e viene girato in prestito in diverse squadre in giro per l’Italia nelle serie minori. Assapora il calcio professionistico con la maglia del Cesena senza riuscire però a risultare determinante nelle poche possibilità avute (9 gare in uno scorcio di stagione da gennaio a giugno).
Sorpresa Slovenia e poi Abruzzo
Finisce, dopo una brevissima parentesi in D col Frosinone, a giocare per il Gorica in Slovenia dove comincia a segnare con regolarità tanto da destare gli interessi del Teramo affacciatosi in Lega Pro. 21 gol in 38 presenze gli valgono la chiamata del ben più quotato Pescara che si appresta a giocare la stagione di Serie B. Lui non delude le aspettative e i suoi trenta gol permettono agli abruzzesi di tornare in Serie A (pur se attraverso i playoff).
Serie A
Arriva la chiamata del Milan nella massima serie. Gioca e segna pochi gol tanto da non convincere il Milan a farlo rimanere e per lui la prossima stazione è il Genoa. Una buona prima annata con i liguri non ripetuta poi l’anno successivo anche a causa di un infortunio e di nuovo saluti a fine 2019.
Fa bene a Lecce e a Benevento prima di passare al Cagliari. In Sardegna è uno dei fautori del miracolo sportivo che riporta i rossoblu in Serie A. La massima serie 2023-2024 non l’ha ancora vista nei panni del protagonista ma in Coppa Italia, ieri a Udine, è stato decisivo con il gol del vantaggio sardo al minuto 120′ per la vittoria esterna dei suoi (1-2) che significa anche passaggio del turno.