L’Ajax è da sempre una di quelle squadre che non vorresti mai trovarti a dover affrontare. I biancorossi di Amsterdam sono storicamente la punta di diamante del calcio olandese con 35 titoli nazionali, 20 coppe olandesi , 9 supercoppe olandesi, 4 Coppe dei Campioni/Uefa Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Uefa, 2 supercoppe Uefa: nei Paesi Bassi nessun’altra squadra è mai riuscita a raccogliere così tanti trofei soprattutto in ambito internazionale.
Oltre ai trofei ci sono anche i grandissimi nomi dei calciatori del passato che hanno vestito la maglia dei lancieri come ad esempio l’inarrivabile Johan Cruijff oppure i tanto amati dal pubblico italiano Marco van Basten, Clarence Seedorf o Wesley Sneijder. Ci sono tantissimi campioni che hanno fatto la storia della squadra cominciando a diventare famosi proprio nell’Eredivisie in quel di Amsterdam: Chivu, van der Sar, Vertonghen, Kluivert, Ibrahimovic, Eriksen , van der Vaart, Huntelaar, Luis Suarez, Bergkamp, Rijkard, Davids e per finire ai giorni nostri gli ultimi prezzi pregiati di mercato De Ligt e Van de Beek.
E ogni volta che pensi che l’Ajax si è indebolita molto rispetto alla stagione precedente arrivano nomi “nuovi” che la trascinano il più avanti possibile, facendola diventare lo spauracchio di mezza Europa e di tutta l’Olanda.
Nella terra dei tulipani c’è stata l’incredibile evoluzione del francese naturalizzato ivoriano Sebastian Haller che dal 2021 a oggi ha segnato 42 reti in 50 partite e pensare che in precedenza i numeri della punta transalpina erano stati leggermente deludenti (48 gettoni e 10 gol con il West Ham, 60 presenze e 24 marcature a Francoforte con l’Eintracht).
Ha scoperto una sorta di seconda giovinezza anche il capitano degli uomini di Erik ten Hag, Dusan Tadic, che dopo l’esperienza in Inghilterra (Southampton), è approdato in Olanda e ha cominciato a segnare e a fornire assist ai compagni mandando in visibilio i propri tifosi.
C’è Onana, portiere che chiuderà l’esperienza olandese a fine campionato per raggiungere l’Italia e i nuovi compagni dell’Inter, una sicurezza tra i pali e diligente comandante di una difesa che è davvero difficile da superare: 11 reti subite in 26 partite di Eredivisie.
Ten Hag, già menzionato qualche rigo sopra, è il vero maestro dell’Ajax odierna. Olandesi spesso rivoluzionari nel modo di intendere il calcio con il tecnico nato a Haaksbergen (nella regione di Enschede) che ha guidato i suoi nella cavalcata di Champions League terminata in semifinale contro il Tottenham dopo la clamorosa sconfitta per 3-2 patita nel finale e che è riuscito a portare a casa record su record (come la vittoria in campionato contro il Venlo finita 0-13 per i suoi).
Qualche parola la merita anche e soprattutto la dirigenza della società che ha da sempre adottato una politica ben mirata che punta tantissimo sui giovani talenti che ha nella propria primavera per poi farli crescere e cederli a cifre importanti che permettono al club di essere sempre costantemente tra i migliori in Europa.
In questa stagione, nonostante la partenza da brividi con la sconfitta in Supercoppa olandese per 0-4 subita dagli acerrimi rivali del PSV, la squadra di Amsterdam è in testa all’Eredivisie con 2 punti di vantaggio proprio sulla formazione di Eindhoven e in Champions League ha passato il turno vincendo 6 gare su 6.
Dopo il 2-2 dell’andata al Benfica spetta l’arduo compito di superare una squadra che non perde in casa dal 12.12.2021 (contro l’Az Alkmaar e terza sconfitta stagionale tra campionato e coppa) e che nel girone di Champions è stata già vittoriosa contro i lusitani: 1-5 in Portogallo e 4-2 in Olanda.