C’è un’ Italia calcistica che ride, una che spera e una che piange lacrime amare.
Nazionale femminile
Questo è il volto del calcio Azzurro degli ultimi mesi: l’Italia che ride è senza dubbio quella della Nazionale femminile che dopo aver centrato il quarto di finale agli ultimi Mondiali e aver proseguito sulla buona strada acciuffando la qualificazione agli Europei in Inghilterra (in programma dal 6 al 31 luglio). Non sarà una passeggiata superare il Gruppo D con Francia, Islanda e Belgio a contendersi i due posti insieme alle nostre ragazze. Milena Bertolini è però fiduciosa per quanto riguarda le reali chance di qualificazione al turno successivo. Proibitiva la Francia, complicatissima l’Islanda e alla portata il Belgio. L’Italia può davvero fare bene.
Nazionale Under 21
Un’Italia che spera è quella dei giovani. Noi che tradizionalmente abbiamo fatto sempre abbastanza bene a livello di nazionali minori ci siamo ritrovati risucchiati nel vortice della “disgrazia” sportiva con risultati poco esaltanti nelle ultime due edizioni degli Europei. Le prerogative per fare bene ai prossimi Europei, nel 2023, ci sono tutte. Gli Azzurrini hanno stravinto 4-1 la sfida decisiva contro l’Irlanda del Nord prendendo con la forza il primo posto nel Gruppo F. Paolo Nicolato è riuscito a compiere un vero e proprio miracolo ricostruendo una Nazionale praticamente da zero. Non siamo sulla carta la squadra più forte che parteciperà al torneo ma Nicolato ha creato un bel gruppo di amici e calciatori che sanno come giocare e come stare bene insieme.
Nazionale maggiore
Eccola l’Italia che non ride e che non spera. Dopo aver vinto l’Europeo abbiamo mancato per la seconda volta consecutiva la qualificazione ai Mondiali. Disastro e tragedia sportiva. In un girone che aveva strappato sorrisi ai tifosi al momento del sorteggio, ci siamo ritrovati appesi a un filo che si è inevitabilmente stuccato quando abbiamo fallito i match point contro la Svizzera, in due gare due rigori sbagliati e Svizzera che si è presa così la testa del girone spedendoci ai play off. Nella gara da dentro o fuori siamo stati poco lucidi e un po’ sfortunati e a sorridere è stata la Macedonia. Parola d’ordine dopo questa ennesima débâcle: rifondazione. La Finalissima contro l’Argentina, che ci ha asfaltato, è stata l’ultima gara giocata con la “vecchia guardia”. Mancini ha voluto dare una sorta di premio a chi aveva vinto gli Europei mettendoli in campo contro i campioni del Sud America. Il risultato è stato pessimo. Dopo quella sconfitta spazio ai giovani che hanno cominciato alla grande la Nations League pareggiando 1-1 contro la Germania e vincendo 1-2 in Ungheria (occhio ai magiari dati da tutti come la Cenerentola del girone e invece ora è in testa a quota 7 punti). Sulle ali dell’entusiasmo e complice qualche esperimento tecnico di Mancini, gli Azzurri sono tornati subito sulla terra dopo essere stati surclassati dai tedeschi nella gara di ritorno (quarta giornata): 5-2 il finale per i “panzer” e tanti saluti alle belle parole delle prime tre giornate di Nations League.