Il mercato estivo era stato accolto con un classico “ni” dai tifosi nerazzurri. Dopo essere approdati in finale di Uefa Champions League a fine stagione scorsa, la squadra di Inzaghi aveva perso delle pedine fondamentali nel corso del mercato di luglio e agosto.
La partenza di Brozović, Džeko e nel finale di Lukaku con tanti dissapori per abbracciare Thuram, Frattesi e Sanchez aveva lasciato spazio alle perplessità anche degli addetti ai lavori. L’addio di Onana rimpiazzato da Sommer che non giungeva a Milano con la fama del fenomeno tra i pali avevano gettato sconforto nell’ambiente nerazzurro.
L’avvio di stagione è invece risultato essere incredibilmente efficace e pragmatico eccezion fatta per qualche incidente di percorso (vedi la sconfitta contro il Sassuolo). L’Inter dopo dieci giornate ha una marcia in più rispetto all’Inter della passata stagione.
La squadra è cresciuta su tanti aspetti: dalla mentalità alla caparbietà, dalla cattiveria alla gestione del match. In trasferta la compagine di Simone Inzaghi ha sempre e solo vinto ma in casa, oltre al già ricordato passo falso contro i neroverdi del Sassuolo era arrivato anche un pareggio contro il Bologna, anche se a onor di cronaca i felsinei stanno disputando una grandissima stagione.
Serviva la prestazione vista ieri contro la Roma. I giallorossi sono stati demoliti letteralmente dal gioco dell’Inter anche se sullo 0-0 Cristante aveva avuto la chance di sbloccare il match a favore degli ospiti.
Primo posto in classifica, miglior attacco (25 reti) e miglior difesa (5 le marcature concesse). Yann Sommer e i compagni di reparto hanno chiuso per la settima volta la voce del tabelli “gol subiti” con uno zero. Nella stagione precedente l’Inter a questo punto del campionato aveva raccolto 18 punti e concesso 14 gol.
Il lavoro di Inzaghi che è riuscito a puntellare le lacune, inserendo giocatori interessanti e abili nel comprendere i dettami del tecnico piacentino, è senza dubbio encomiabile.