Crisi senza fine per il Barcellona che adesso rischia anche di perdere alcuni prezzi pregiati della propria squadra e di continuare a sprofondare sempre più in basso in Spagna e in Europa.
Il calcio è fatto di cicli, quello dei catalani sembra essere durato un’ eternità. Un’epoca europea talmente lunga che guardare il sorteggi degli ottavi di Uefa Champions League e non trovare il Barcellona sembra essere quasi vittima di un pesce d’aprile.
Invece è tutto vero.
Uno dei momenti peggiori per i tifosi blaugrana è stato il momento dell’addio di Messi, l’uomo che ha dato tantissimo alla squadra catalana e ai suoi tifosi tanto che nessuno avrebbe mai pensato di vederlo un giorno con un’altra maglia ma bisognava, a quanto pare, sacrificare qualcuno per salvare una nave con una grossa falla che stava per affondare.
Milioni di sacrifici per restare a galla
Il PSG è in agguato e appena avverte che Messi non può più restare in Spagna fa la classica offerta che non si può rifiutare. Dall’addio dell’asso argentino il team guidato prima da Koeman e poi da Xavi ha perso sempre più terreno sia in Liga e sia In Europa. Per la prima volta dopo 17 anni sono fuori dalle migliori sedici della Uefa Champions League e giocheranno in Uefa Europa League. In campionato il divario dalla prima, il Real Madrid, è di 18 punti mentre il distacco dal quarto posto è di soli 5 punti.
Il primo intervento durissimo del post Messi è stato in ottica futura: taglio degli stipendi spropositati con un passaggio da 347 milioni a 97 milioni. Pensate che due anni fa gli ingaggi ammontavano a 671,4 milioni. Mentre a Barcellona se la passano malissimo a Madrid, sponda Real, aumentano da 437 a 739 con l’opportunità di comprare alla prossima occasione una stella da inserire all’interno dei “Galacticos” e occhi anche al Siviglia che sposta l’asticella con un +200 milioni.
Sempre ad agosto il patron del Barcellona aveva reso noto il buco senza fondo delle perdite del club al netto: “451 milioni”.
Ci sarà anche un cambiamento radicale dei contratti dove ai calciatori più giovani verranno proposti contratti più lunghi e adattati all’emergenza del club.
Ci ha messo del suo anche il Covid che ha fatto perdere 91 milioni di ricavi a una squadra che, secondo alcune voci di corridoio, deve ancora finire di pagare Coutinho al Liverpool.
Le vie della salvezza per la squadra blaugrana sembrano essere impervie ma non impossibili certo che fa strano, per chi ha vissuto il calcio degli ultimi decenni, non vedere il Barcellona nell’elite del calcio internazionale.