Finisce la sfida a Reggio Emilia, vinta e stravinta 0-3 dal Milan che meritatamente si laurea Campione d’Italia per la 19. volta nella sua storia. I rossoneri non partivano coi favori del pronostico quando lo scorso 8 luglio si riunivano per gettare le basi per la nuova stagione che cominciava con il ritorno in Champions League dopo 8 anni di assenza. Una squadra costruita con il giusto mix tra giovani talentuosi come Leao e uomini esperti come Giroud e Ibrahimovic. La formazione di Pioli è cresciuta domenica dopo domenica ed è stata capace di rialzarsi e di tornare in maniera ancora più decisa dopo una sconfitta: su tutte quella contro lo Spezia giunta in modo decisamente immeritato e con lo zampino di alcune decisioni arbitrali che hanno fatto discutere dal novantesimo minuto in poi. I giocatori del “Diavolo” hanno trasformato quella grandissima delusione in rabbia agonistica e voglia di dimostrare di potersela giocare fino alla fine.
Radu condanna l’Inter
Una grandissima mano per la vittoria arriva inaspettatamente proprio dall’Inter che scivola nella sfida di recupero contro il Bologna grazie all’incredibile errore del portiere di riserva Radu che permette ai felsinei di vincere e al Milan di ritrovarsi in testa alla classifica della Serie A. La squadra di Pioli da quel momento in poi ha avuto difficoltà solo contro la Fiorentina che si giocava l’accesso in Europa ed è stata brava e fortunata a superare in rimonta la Lazio in una gara dove i biancocelesti ce l’hanno messa tutta per portare a casa un risultato positivo senza però riuscire nell’intento.
Pioli is on fire la la la la
Un uomo di sport mai sopra le righe e che dice sempre la cosa giusta al momento giusto. Un uomo di sport che vive di passione per il calcio e di emozioni e che è stato sempre al fianco della ciurma della nave Milan anche quando le cose non sembravano andare molto bene e quell’imbarcazione era data ormai come adagiata sul fondale dagli addetti ai lavori. Il timoniere Pioli ha sempre trovato il modo per alzare l’asticella dopo essere arrivato alla guida del Milan è stato l’artefice del ritorno in Champions e della vittoria di uno Scudetto da missione impossibile. Certo oltre i meriti dell’allenatore e dei calciatori è doveroso sottolineare anche quelli di tutto lo staff tecnico e dei dirigenti e dei tifosi che sognano in grande con questo Milan che ha tutta la voglia di tornare a essere una delle grandi squadre del panorama calcistico europeo e mondiale. Amato e rispettato, Pioli, si trova nel suo habitat naturale dove può far rendere la squadra al massimo.
Ibracadabra
Il vincente per antonomasia. Lo svedese ha vinto sempre e ovunque e non poteva di certo fallire anche se il suo apporto in campo non è stato quello degli anni migliori per ragioni legate ovviamente alla voce “anagrafe”, Zlatan è stato la guida e l’esempio da seguire sia per i giovani che per quelli più maturi. Urla dalla panchina, discorsi in spogliatoio, consigli in campo e durante gli allenamenti. A proposito di spogliatoi, ormai è virale il video di Zlatan che parla alla squadra dopo la vittoria contro il Sassuolo: “Ci abbiamo creduto, abbiamo fatto i sacrifici, nessuno ci dava per vincenti a inizio stagione. Milan non è Milano, Milan è Italia” con tanto di tavolo rovesciato come nel più classico film western di qualche anno fa. Ah a proposito, il messaggio iniziale di Zlatan è stato: “Tranquilli, non sono qui per dirvi che smetto”.
Giroud sinonimo di gol pesanti
Arrivato in punta di piedi il francese ha segnato forse i gol più importanti della stagione rossonera: quelli all’Inter permettendo al Milan di vincere 2-1 in rimonta e poi i due segnati nell’ultima di campionato contro il Sassuolo che hanno di fatto consegnato lo Scudetto alla sua squadra.
L’unica nota stonata della stagione rossonera è stata la campagna in Champions League dove le belle prestazioni contro Liverpool e Atletico Madrid sono state oscurate dalle gare sciagurate contro il Porto ma secondo il tecnico Pioli queste sfide hanno dato la consapevolezza ai suoi ragazzi di essere forti e di poter competere con le grandi del panorama calcistico. Spinta motivazionale che è sicuramente servita per poter guardare tutti dall’alto verso il basso nella classifica della Serie A 2021/2022.