Dopo l’abbuffata di medaglie raccolte dall’Italia alle Olimpiadi della passata estate, edizione di Tokyo 2020, a volte in alcune discipline nelle quali non siamo mai stati i massimi interpreti a livello internazionale e le vittorie nel volley, arriva dalla Cina l’ultima, in ordine di tempo, incredibile storia azzurra: medaglia d’oro nel curling misto.
Il curling è una disciplina che fino a qualche anno fa veniva praticata soltanto in Trentino e ad oggi conta la miseria di 330 tesserati in tutta la penisola italiana. Si tratta di uno sport tipicamente nordico con le nazionali scandinave, Canada e Stati Uniti a farla da padrona. Negli altri Paesi i tesserati superano addirittura anche le 16000 unità.
Amos Mosaner (Trento) e Stefania Costantini (Pieve di Cadore, provincia di Belluno) entrano quindi di diritto nella storia per aver vinto la prima medaglia per l’Italia ai Giochi olimpici invernali centrando 11 vittorie su 11 sfide disputate.
Le vittorie azzurre quasi mai in discussione e le vittime sono state tutte illustri. L’8-7 sui campioni olimpici in carica del Canada è sicuramente la più bella: Stati Uniti (8-4), Svizzera (8-7), Norvegia (11-8), Repubblica Ceca (10-2), Australia (7-3), Gran Bretagna (9-5), Cina (8-4), Svezia (12-8) Canada (8-7) e di nuovo la Svezia in semifinale (8-1) e la Norvegia (8-5) in finale.
Le parole dei due campioni
Stefania: ” Abbiamo fatto qualcosa di molto importante sia per la nostra carriera perché vincere un oro olimpico è il sogno di ogni atleta e sia per tutto il movimento del curling italiano perché ha bisogno di una spinta. L’obiettivo era arrivare in semifinale ma alla fine ed esserci arrivati da imbattuti ci ha dato la spinta per arrivare fino in fondo”.
Amos: “Nei prossimi 4 anni dovremo lavorare su diversi settori e curare tanti aspetti come gli allenatori e le scelte tecniche ma io lavorerò per esserci nell’edizione dei Giochi olimpici di Milano-Cortina”.