I viola hanno ricevuto un’offerta dai “Red Devils” per il centrocampista marocchino Sofyan Amrabat e fin qui nulla di strano.
Il problema nasce dalla cifra proposta dal club inglese che è stata ritenuta, senza usare mezzi termini, inaccettabile sia per le modalità, sia per la cifra, anzi a voler usare le parole del club gigliato: “ridicola e offensiva”. Alla proposta dello United è arrivato quindi il secco no della società toscana con il giocatore in questione costretto quindi a restare a Firenze anche se ormai nella sua testa si era concretizzata l’idea del trasferimento.
Prima di rifiutare lo United, la Fiorentina aveva espresso parere negativo anche nei confronti del Newcastle e del Galatasaray ma ora a pochissime ore dalla chiusura del calciomercato scoppia il caso: Amrabat non risulta nemmeno tra i convocati.
Il valore di Amrabat
Dopo il grande Mondiale disputato da assoluto protagonista con la maglia del Marocco che ha stupito tutti, il prezzo del cartellino di Amrabat è lievitato sui 30/35 milioni sotto i quali Commisso, presidente della Fiorentina, non vuole assolutamente scendere. I due club continueranno comunque a discutere di un possibile passaggio in Premier League anche se c’è il Napoli alla finestra che aspetta alcuni sviluppi ma la sensazione è che prima della chiusura del mercato non si possa trovare l’accordo con nessuno.
Nato il 21 agosto 1996 a Huizen, nei Paesi Bassi, da genitori di origine marocchina, Amrabat ha iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili del FC Omniworld, per poi passare all’ Utrecht, dove ha debuttato in prima squadra nel 2014.
Trasferimento all’Estero
Nel 2017 la Fiorentina si è fiondata su di lui portandolo in Serie A e facendolo crescere sia a livello tattico che sul piano della tecnica. L’ottima lettura di gioco e la caparbietà nel recuperare i palloni nella zona nevralgica del campo lo hanno reso un vero e proprio pilastro inamovibile del centrocampo dei toscani. Grinta e motivazione abbinate alle spiccate doti difensive che spaccano di fatti le azioni delle squadre avversarie lo rendono un giocatore di assoluta importanza.
Nazionale
Pilastro anche della sua nazionale dal 2017 ha preso le chiavi del centrocampo marocchino e ha diretto con la sua classica diligenza le operazioni in ripartenza dei suoi trascinandoli alla qualificazione per la Coppa d’Africa e al quarto posto ai Mondiali di Qatar 2022.