Prima di tutto ringraziamo la società pugliese e Filiberto Dri, il cestista classe 1989, per averci dato la possibilità di raccogliere le dichiarazioni giunte al termine di una giornata molto intensa: allenamento tra le mura amiche, viaggio e subito PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi per un’ora circa.
Gli avversari della Liofilchem Roseto in campionato sono secondi in classifica (16 V e 6 P) nel Girone D dietro ai siciliani della Moncada Energy Agrigento (presenti anche loro ovviamente alle Final Eight di Coppa Italia).
Partiamo subito dal fatto che hai deciso di tornare a vestire la maglia di Bisceglie dopo la parentesi a Sant’Antimo. Senza di te nella passata stagione Bisceglie non ha brillato come l’anno precedente. Quali sono le ragioni che ti hanno spinto a vestire di nuovo questi colori?
“Senza dubbio l’ottimo rapporto con la società. Ci eravamo lasciati nell’anno che era stato praticamente interrotto, purtroppo, dal Covid e quindi anche il fatto di aver lasciato qualcosa di incompiuto mi ha spinto a tornare. Aggiungo la squadra, l’allenatore e il fatto che si sia costruito un roster di ottimo livello. Non è stato difficile scegliere di tornare a Bisceglie.”
Sei uno dei prezzi pregiati del campionato di B. Senti in qualche modo la pressione e la responsabilità di dover fare bene a tutti costi vista l’esperienza e soprattutto le qualità che hai?
“Assolutamente no, anzi è motivo di orgoglio di spingermi a fare sempre meglio ma la pressione non la sento, la vivo con molta serenità e tanta voglia di fare per competere ai massimi livelli.”
Sei un giocatore versatile che ha un’ottima confidenza con il canestro. Come ti descriveresti sul piano del giocatore in campo e su quello della persona fuori dal parquet?
“A me piace essere un punto di riferimento soprattutto per una squadra come la nostra perché è una squadra molto giovane e il fatto di essere un punto di riferimento dentro e fuori dal campo e aiutare i miei compagni è un qualcosa che a me piace. “
A gennaio purtroppo ti sei infortunato al pollice della mano sinistra e sei dovuto rimanere fuori per diverse giornate. Quanto hai sofferto nel non poter aiutare i tuoi compagni e poi oltre alla tua defezione Bisceglie è stata letteralmente travolta dalla sfortuna. Come si sono comportati i componenti della squadra chiamati a scendere in campo?
“Assolutamente bene ma non avevo dubbi a riguardo poi è ovvio che con l’assenza forzata mia e di Fontana la squadra ha accusato un po’ il colpo ma penso sia normale però nessuno si è demoralizzato. Tutti hanno avuto un po’ più di responsabilità e hanno risposto presente e questo fa tanto piacere.”
Sei tornato e in 32 minuti contro il Meta Formia hai segnato 17 punti e fornito 7 assist. È un modo per dimostrare che Filiberto Dri è di nuovo pronto a dare il 100%?
“Sì. I 32 minuti mi servivano per ritrovare un po’ di feeling con il parquet, con la palla, con la partita, insomma con tutto perché ho saltato sette gare per via dell’infortunio che mi ha tenuto fuori un mese e mezzo e quindi avevo bisogno di ritrovare minuti e gioco.”
Viaggi con una media di 16.7 punti a partita ci concedi la battuta che sei come il vino, più invecchi e più sei forte?
“Mah ahahha, potrebbe essere perché a livello realizzativo penso che sia una delle mie migliori stagioni e forse i miei capelli bianchi aiutano…”
Parliamo ora della Coppa Italia. Giocherete contro Roseto che ha il vantaggio del fattore campo ma che sta attraversando un periodo poco brillante. Che tipo di gara sarà?
“Io sono dell’idea che nelle competizioni come questa della Coppa Italia dove si gioca la gara da dentro o fuori può succedere di tutto. Ovvio che Roseto è una formazione lunga, di tutto rispetto, piena di esperienza e ha un mix di giovani e meno giovani perfetto. Aggiungo anche che dalla loro parte c’è un tifo e un pubblico clamoroso però mi aspetto una gara bella e combattuta fino agli ultimi possessi.”
Qual è il giocatore della squadra abruzzese che ti preoccupa di più o al quale dovrete prestare un’attenzione particolare?
“Sono tanti ed è ovvio che Valerio Amoroso probabilmente è il loro giocatore di riferimento, quindi magari la difesa si concentra a togliere un po’ più di possessi a lui per evitare che inneschi anche i suoi compagni di squadra però Roseto ha talmente tanti giocatori pericolosi che non possiamo focalizzarci esclusivamente su uno. Noi dovremo essere bravi a neutralizzarli tutti. “
Il Roseto parte sulla carta con i favori del pronostico. Secondo te è una cosa positiva scendere in campo con la mente libera dalle pressioni di chi viene dato per favorito?
“Beh direi di sì. Gli abruzzesi vengono dati per favoriti soprattutto per il fatto che giocano in casa e questa cosa chiaramente può mettere un po’ sotto pressione ma sinceramente non credo. Si tratta di una gara da dentro o fuori e può succedere di tutto e non penso che ci sia troppa pressione da nessuna delle due parti.”
Pensi che Bisceglie abbia delle chance reali di vincere la Coppa Italia e di, guardando molto più in avanti nella stagione, riuscire nel colpaccio di conquistare la Serie A2?
“Noi da inizio stagione non ci siamo posti obiettivi. Andando avanti ci siamo resi conto di poter stare ad un certo livello ma ti dico la verità: non abbiamo questa grossa pressione di dover dire che dobbiamo vincere a tutti i costi. Facciamo ogni giorno il nostro lavoro in palestra, lavoriamo sodo e siamo uniti come gruppo. Gli obiettivi li vedremo passo dopo passo come abbiamo fatto finora”.