La tempesta che sta investendo alcuni giocatori di Serie A e della Nazionale italiana continua a non placarsi viste anche le continue dichiarazioni di Fabrizio Corona che sforna nomi di volta in volta.
Fagioli è stato il primo nome a saltare agli onori della cronaca reo di aver puntato somme di denaro su siti illegali ma si è sempre difeso asserendo di non aver mai scommesso sul calcio. Pe regolamento i calciatori possono scommettere su altri sport ma non su quello che praticano e in mancanza di prove concrete per poter dire con certezza il contrario, Fagioli se l’è cavata con una lunga squalifica che lo terrà fuori dal campo da gioco fino a fine stagione ma se la Juventus lo vorrà e se Fagioli sarà d’accordo, potrà continuare ad allenarsi con la squadra.
“All’inizio da calciatore con soldi e tanto tempo libero, cominci a scommettere per vincere la noia ma poi pian piano diventa una vera e propria ossessione. La mia prima scommessa l’ho piazzata a Tirrenia quand’ero in ritiro con la Nazionale Under 21. Fagioli vede il compagno di Nazionale Sandro Tonali mentre scommette con il cellulare. «Ho visto che scommetteva, non so su quali sport. Mi ha detto che avrei potuto farlo anche io, perché i movimenti non erano tracciabili. Non mi ponevo il problema che fosse illegale. Fu Sandro Tonali a farmi registrare tramite un account. Ho cominciato a chiedere soldi in prestito anche ad altri calciatori e i miei debiti con Dragusin e Gatti erano di qualche milione».
Fagioli dovrà adesso seguire un piano di cura. Il calciatore bianconero aveva anche cercato di farsi aiutare per superare la ludopatia salvo poi tornare sui suoi passi perché convinto di potercela fare da solo.
Tonali: grave errore.
La situazione dell’altro calciatore finito subito sulle pagine di tutti i quotidiani è gravissima. L’ex Milan ha ammesso di aver scommesso e qui l’aggravante riguarda l’aver puntato sulla sua squadra ma quando lui non era presente e questa fa tutta la differenza del mondo perché in caso avesse scommesso su una partita con lui in campo ci sarebbe l’illecito sportivo: il codice sportivo comma 30 è chiaro “compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione”. Si è subito pentito e ha cominciato a fornire alla PM i dettagli necessari e l’idea del centrocampista è patteggiare come ha fatto Fagioli e sperare in una sanzione “morbida”.
Nicolò Zaniolo e le verità nascoste?
Ancora poco chiara la posizione del giocatore ex Roma Zaniolo. Il suo nome è finito insieme a quelli di Tonali e Fagioli e all’inizio si era addirittura detto che scommetteva mentre era in panchina sulle partite della squadra della capitale. La linea difensiva del “bad boy” è stata sempre la stessa dal primo giorno, ovvero che lui non ha mai scommesso. «Ho giocato a carte online – in particola rmodo a blackjack” – su dei siti che non sapevo fossero illegali».
Intanto Fabrizio Corona continua a fare nomi: proprio ieri tirati in ballo Gatti, El Sharaawy e Casale ma non sono ancora finiti.