Qualificazione a Euro 2024 tra Romani e Kosovo con i tifosi della squadra di casa che si ricoprono di vergogna poco dopo l’inizio della partita.
GLi ultras rumeni non riconoscono l’indipendenza degli avversari e intorno al minuto 16 tirano fuori uno striscione con scritto: “Kosovo je Srbja” ovvero il Kosovo appartiene alla Serbia.
Oltre allo striscione e alle urla inneggianti questa triste pagina geopolitica dei Balcani, i tifosi rumeni hanno più volte e ripetutamente cantato “Srbja, Srbja, Srbja”. Il direttore di gara, il francese Delajod ha quindi sospeso la partita per 50 minuti con i giocatori del Kosovo che avevano già abbandonato il campo.
Nell’Unione Europea ci sono cinque nazioni che non riconoscono l’indipendenza del Kosovo: Romania, Cipro, Grecia, Slovacchia e Spagna.
I tifosi presenti allo stadio di Bucarest hanno acceso anche diversi fumogeni costringendo la polizia a intervenire nonostante i continui messaggi dello speaker.
Il Kosovo è indipendente dal 2008, ma Serbia e Bosnia non ne vogliono sapere di riconoscere l’indipendenza. 101 Stati membri dell’Onu su 193 invece ritengono la piccola nazione balcanica uno stato indipendente.
Come interviene la Uefa?
Rischia grosso adesso la Romania a causa del comportamento dei propri tifosi come riportato poi anche a fine gara dal report degli arbitri. Il regolamento Uefa obbliga la federazione europea ad aprire un’indagine sui fatti a causa delle “dichiarazioni politiche vietate durante una partita”. I delegati Uefa durante l’interruzione sono riusciti a far rimuovere gli striscioni ma se la gara (ferma sullo 0-0) non fosse ripartita la Romania, che poi ha vinto 2-0, avrebbe rischiato la sconfitta per 3-0 a tavolino.