Arrivato a Milano come se avesse dovuto spaccare il mondo dopo alcune prestazioni poco convincenti il giovane belga sta attraversando un periodo poco brillante che in numeri significa anche sette mesi di digiuno dal gol e per il trequartista/attaccante così tanto tempo senza segnare può sembrare un’eternità.
Club Bruges
In Belgio erano tutti d’accordo: è nata la nuova stella del calcio belga, dopo Kevin De Bruyne, ecco a voi Charles De Ketelaere. 78 presenze e 18 gol, grandissime giocate al servizio della squadra. La tecnica palla al piede c’è e si tratta di un qualcosa che non prescinde dalla forza dell’avversario infatti spesso De Ketelaere convince anche in Uefa Champions League.
C’è il Milan
Sono i rossoneri ad aggiudicarsi le prestazioni del belga per le stagioni a venire, cominciando con quella corrente. L’arrivo a Milano ha una risonanza mediatica davvero importante e forse il rapidissimo accostamento al fortissimo Kaká forse destabilizza più che motivare il giocatore. L’avvio di stagione con i rossoneri non è di quelli da ricordare: non punge, non segna, non effettua l’ultimo passaggio decisivo, sembra essere l’ombra di se stesso ma ovviamente passare da un buon club a una grandissima società, in una nuova città e dover giocare per obiettivi più importanti dove non ti è praticamente concesso di poter sbagliare richiede tempo. Lo sa il Milan, lo sa Pioli che ha dichiarato di sapere perfettamente che il belga ha tantissimo talento e che quindi verrà aspettato perché ha solo bisogno di tempo per ambientarsi.
Piovono critiche
Intanto il mondo del calcio, che al contrario dell’allenatore del Milan, non sembra essere in grado di aspettare punta il dito contro il giovanissimo belga. Marco Tardelli ad esempio qualche giorno fa ha dichiarato di non aver affatto capito di che giocatore si tratta. Critiche pesanti alle quali De Ketelaere è chiamato a rispondere sul campo.
Tom De Mul: “va aspettato”
L’agente del professionista belga ha detto la sua intervenendo in un programma olandese. “Il salto dal Bruges al Milan riserva delle difficoltà che sta senza ombra di dubbio attraversando De Ketelaere. Avere alti e bassi all’inizio di una nuova e differente avventura è sicuramente normale” e assicura che “farà come Tonali e Leao”. “L’accostamento con il grandissimo Kaká era sicuramente meglio da non fare perché Charles era appena arrivato al Milan e quindi questi paragoni non fanno bene. Pioli e il Milan stanno dando fiducia al giocatore e questo lo rende sereno e gli permette di lavorare in modo corretto per poter ottenere il successo”.