Il gioiellino belga nato a Bruges nel 2001 sembra aver trovato a Bergamo la sua dimensione dopo un periodo di ambientamento passato al Milan con tanti bassi e senza mai convincere davvero la dirigenza e i tifosi.
Sarà stata la pressione del salto dal campionato belga a una storica squadra italiana dove non puoi permetterti di sbagliare a risucchiare in un vortice, apparentemente senza via d’uscita, il giovane talento che senza troppi rimpianti ha fatto le valigie e si è spostato di qualche km finendo alla corte di Gasperini.
Esordio e gol
Partenza e gol in campionato alla prima giornata contro il Sassuolo e stessa sorte ieri sera contro i polacchi del Rakow Czestochowa in Uefa Europa League. Al Milan il tabellino si è chiuso invece con il segno zero alla voce “marcature”.
Sembra giocare con più libertà e determinazione tra le fila dei bergamaschi. Atalanta che non è di certo una provinciale o una squadra cuscinetto ma una società con le ambizioni di diventare ancor più grande, come mostrano i risultati degli ultimi anni. La differenza è che a Bergamo i tifosi in realtà non ti chiedono di dover portar a casa il titolo di campioni d’Italia o di vincere la Uefa Europa League.
In nazionale
L’aria di casa nuova ha sicuramente rinvigorito e fatto bene al calciatore che anche con la maglia del Belgio è riuscito a trovare la giova del gol nello 0-5 rifilato all’Estonia proprio 10 giorni fa. Lui è una pedina ormai importante nello scacchiere della nazionale maggiore e questo suo nuovo modo di approcciarsi alle partite sarà sicuramente fondamentale per raggiungere gli obiettivi.
Le parole di Gasperini
“Contro i polacchi ha giocato una partita perfetta risultando decisivo e giocando benissimo da prima punta. Ricorda molto Ilicic per certe cose ma deve ancora migliorare. Ha molti margini di crescita e mi piace tanto il suo atteggiamento. Ha delle ottime potenzialità e si mette a disposizione della squadra. Potrà giocare di nuovo da 9 perché quando mancano Scamacca e Touré abbiamo solo Muriel che potrebbe ricoprire quel ruolo”.
Tom De Mul diceva che bisognava aspettarlo
L’agente del professionista belga aveva detto la sua intervenendo in un programma olandese tanti mesi fa. “Il salto dal Bruges al Milan riserva delle difficoltà che sta senza ombra di dubbio attraversando De Ketelaere. Avere alti e bassi all’inizio di una nuova e differente avventura è sicuramente normale” e assicura che “farà come Tonali e Leao”. “L’accostamento con il grandissimo Kaká era sicuramente meglio da non fare perché Charles era appena arrivato al Milan e quindi questi paragoni non fanno bene”.