Fantasma del Ronaldo che fu. L’asso portoghese oltre a non trovare continuità in una squadra che sembra averlo ormai dimenticato in panchina. Uno dei giocatori più forti della storia del calcio aveva deciso di abbandonare l’Italia per rilanciare il Manchester United, gloriosa formazione inglese che arrancava nel panorama calcistico europeo. La squadra e la città non sono una novità per Ronaldo visto che lui la maglia dei Red Devils l’ha già vestita in passato.
Il difficile rapporto con Ten Hag
Pronti, partenza e panchina. Il Manchester United bis per Ronaldo si è da subito trasformato in un incubo e il suo atteggiamento nei confronti dell’allenatore ex Ajax non ha di certo aiutato a stemperare il clima reso già teso da una partenza poco idilliaca. La filosofia del tecnico olandese è lontana anni luce dal mettere in risalto la stella, sembra ormai in fase decadente, della sua squadra, lui punta di più sui giovani. Il tira e molla che va ormai avanti da mesi sembra essere giunto al capolinea con il calciatore che potrebbe andare via già a gennaio.
Nervi tesi
Il comportamento di Ronaldo non aiuta l’ambiente e i tifosi cominciano a spaccarsi e sono sempre i più quelli che appoggiano le scelte di Ten Hag che gode dei risultati positivi ottenuti nelle ultime settimane. I nervi in casa United sono molto tesi. A 10 minuti dalla fine della sfida vinta 2-0 contro il Tottenham, Ronaldo si è alzato dalla panchina ed è andato negli spogliatoi, arrabbiatissimo. Una reazione per non essere stato mandato in campo in una delle partite cruciali per l’accesso alla Champions League del prossimo anno. Non essendo abituato a seguirle dalla panchina ma a giocarle da protagonista assoluto, Ronaldo in passato è stato spesso decisivo nei match che contano. A fine gara Ten Hag pizzicato dai giornalisti ha seccatamente risposto che avrebbe parlato solo di chi ha giocato la gara e non di chi non era in campo, aggiungendo che avrebbe poi chiarito la questione nei prossimi giorni con Ronaldo. Il club attraverso una nota ha deciso di lasciare a casa Ronaldo che non sarà quindi presente sabato allo Stamford Bridge, tana del Chelsea e in aggiunta Ten Hag ha fatto sapere che si allenerà da solo.
Le scuse di Ronaldo
Il comportamento è sicuramente inaccettabile per quello che rappresenta la figura di Ronaldo, vincitore di 5 palloni d’oro, e seguitissimo sui social (vicino al mezzo miliardo di followers su Instagram). A volte aveva sì esagerato in alcune reazioni avute in campo ma erano sempre dovute a un qualcosa successo all’interno del rettangolo di gioco e mai contro l’allenatore. Il gesto, davanti al pubblico che lo ha riaccolto a braccia aperte e soprattutto nei confronti di Rashford che per scelta tecnica ha preso il suo posto nello scacchiere di Ten Hag, ha avuto chiaramente un riscontro mediatico senza eguali. A mente fredda Ronaldo ha cercato poi di aggiustare il tiro sempre sui social network scrivendo: “Come ho sempre fatto in tutta la mia carriera, cerco di vivere e giocare con rispetto verso i miei colleghi, i miei avversari e i miei allenatori. Questo non è cambiato. Io non sono cambiato. Sono la stessa persona e lo stesso professionista che sono stato negli ultimi 20 anni giocando ai massimi livello e e il rispetto ha sempre giocato un ruolo molto importante nel mio processo decisionale. Ho iniziato molto giovane, gli esempi di giocatori più grandi ed esperti sono stati sempre molto importanti per me. Ho sempre cercato di essere io stesso l’esempio per i giovani che sono cresciuti in tutte le squadre che ho rappresentato. Sfortunatamente non è sempre possibile e a volte a caldo si prendono decisioni sbagliate. In questo momento, sento solo di dover continuare a lavorare sodo a Carrington, supportare i miei compagni di squadra ed essere pronto a tutto in ogni partita. Cedere alla pressione non è un’opzione. Non lo è mai stato. Questo è il Manchester United e uniti dobbiamo resistere. Presto saremo di nuovo insieme”.
Ritorno in patria?
Intanto c’è lo Sporting Lisbona alla finestra che ha più volte cercato di sedurre Ronaldo per un ritorno di fiamma, storie da primo amore indimenticabile. Finora il campione portoghese ha sempre declinato gli occhi dolci del team biancoverde ma vista la situazione attuale in Inghilterra sembrerebbe proprio che “questo matrimonio s’ha da fare” non tanto per i risultati da ottenere in campo ma quanto per l’immagine del calciatore che negli ultimi mesi sembra essere destinato ad lentissimo declino cominciato già da tempo e dal quale CR7 non sembra trovare vie d’uscita.