Tiriamo tutti un sospiro di sollievo dopo aver seguito con una certa apprensione quanto accadeva nei mesi scorsi a Brittney Griner, campionessa del basket, detenuta e imprigionata in Russia per 10 mesi.
La giocatrice professionista WNBA in forza alle Phoenix Mercury era stata arrestata all’aeroporto di Mosca per traffico di droga a causa di alcune cartucce per un vaporizzatore con olio di hashish (un derivato della cannabis). La statunitense si era dichiarata anche colpevole anche se aveva aggiunto non aver agito con l’intenzione di violare le leggi russe. Dopo alcuni mesi di rinvio è arrivata la condanna definitiva a 10 anni di carcere.
L’angoscia
In un momento di fortissime tensioni tra i due paesi come strascico della guerra scoppiata in Ucraina molti esperti vedevano questa situazione, che ha coinvolto una tra le più forti giocatrici al mondo, come un possibile tentativo da parte della Russia di arrivare a uno scambio di prigionieri. Dopo la sentenza l’angoscia ha preso il sopravvento e la Griner aveva anche rivolto un messaggio attraverso una lettera al presidente degli Stati Uniti chiedendo di “non essere dimenticata insieme agli altri detenuti americani in Russia” e dichiarando di “avere paura perché terrorizzata all’idea di dover rimaner in prigione per sempre”. Il messaggio poi continua: “Per favore, fai tutto il possibile per riportarci a casa. Ho votato per la prima volta nel 2020 e ho votato per te. Credo in te. Ho ancora così tanto bene da fare con la mia libertà che puoi aiutarmi a recuperare. Mi manca mia moglie! Mi manca la mia famiglia! Mi mancano i miei compagni di squadra! Mi uccide sapere che stanno soffrendo così tanto in questo momento. Sono grata per tutto ciò che potrai fare per riportarmi a casa”.
La liberazione
Alla fine Russia e Stati Uniti si sono accordati per uno scambio di prigionieri avvenuto, in pieno stile guerra fredda, a Dubai. La Russia ha chiesto di riavere Viktor Bout, un cittadino russo conosciuto per essere uno dei maggiori trafficanti d’armi degli ultimi decenni. Venne condannato a 25 anni di carcere negli Stati Uniti per aver venduto enormi quantità di armi a terroristi e criminali di guerra.
Adesso è ufficiale, Brittney Griner è tornata a casa e scenderà di nuovo in campo con la sua vecchia squadra, la Phoenix Mercury.