Per i nostalgici e amanti del calcio targato anni 90 vedere il Bari in Serie C ha un effetto strano, un intreccio di malinconia e sorpresa. Per i tifosi della provincia pugliese una sorta di dolore calcistico perché stiamo parlando di una piazza che per via delle imprese del passato, per i giocatori e per le esultanze appartiene alle categorie maggiori.
Dopo 4 stagioni passate nell’inferno paragonabile a quello “Dantesco” per via dei gironi di Serie C, con Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio, nei panni di Caronte e Michele Mignani, l’allenatore che ha accompagnato come il miglior Virgilio il Bari, preso per mano dal “sommo capitano” Mirco Antenucci che negli inferi delle serie minori si è fatto le ossa.
A tre giornate dal termine la formazione biancorossa è ormai irraggiungibile complice anche la caduta del Catanzaro che per certi tratti della stagione è sembrato essere Cerbero a caccia di punti.
La vittoria per 1-0 contro il Latina serve a rendere la domenica dei galletti la classica giornata perfetta e ormai la testa va già alla prossima stagione che li vedrà nel purgatorio della Serie B. Antenucci ha siglato 17 reti per la formazione pugliese dimostrando che il ruolo di capitano si addice perfettamente alla sua personalità.
Si tratta di un grandissimo traguardo per una società che tra fallimenti e mancati playoff era stata costretta a ripartire addirittura dalla Serie D con il presidente Luigi De Laurentiis che ha mantenuto senza se e senza ma la promessa di riportare il Bari nel calcio che conta.
Il tecnico Mignani predicava prudenza alla vigilia della sfida contro il Latina perché percepiva l’entusiasmo attorno alla squadra ma non voleva distogliere l’attenzione dalla partita contro il Latina, consapevole dell’importanza di quei tre punti.
“Che Bello è” si legge da ieri pomeriggio sulla pagina ufficiale del Bari.