Non era facile, anzi non era proprio immaginabile.
La paura di fare poco bene contro la corazzata portoghese era tanta. I lusitani nella fase a gironi ci avevano letteralmente fatto girare la testa con un perentorio 1-5 che aveva gettato tante ombre sulla giovane nazionale azzurra.
Il profumo dell’impresa l’Italia l’aveva già assaporato nella semifinale vinta contro la ben più blasonata Spagna e la finalissima sembrava essere una gara, sulla carta, a senso unico.
Nella caldissima serata in quel di Malta l’Italia bella e coriacea trova sull’asse Hasa-Kayode il cross e il colpo di testa che condanna il Portogallo al secondo posto e proietta l’Italia dopo quasi 20 anni sul tetto d’Europa (nel 2003 in finale riuscimmo a battere sempre i lusitani).
Il futuro?
Il tecnico che ha guidato l’Under 19 alla vittoria, Alberto Bollini, non sarà più alla guida dei giovanissimi. L’allenatore azzurro ha speso una carriera al fianco delle selezioni composte da atleti più piccoli, salvo l’esperienza al fianco di Roberto Mancini in Nations League.
Il tecnico di Poggio Rusco (MN) dovrebbe ricevere a breve l’offerta per guidare l’Under 21 al momento senza timoniere dopo la brutta figura rimediata agli Europei e l’addio di Nicolato.