Un giocatore di basket che usa le mani nel peggior modo possibile.
Kevin Porter Jr. ragazzo di 23 anni che dal 2019 viaggia con discreto successo per le arene NBA (Cleveland e poi Houston anche se girato alla squadra satellite dei R.G.V. Vipiters) è stato arrestato.
Nei decenni passati era davvero difficile leggere storie legate alle violenze domestiche che coinvolgevano professionisti NBA o a uscite di testa in stile Ja Morant anche perché il rischio di perdere tutto nella National Basketball Association è molto elevato se non sicuro.
Porter Jr. in campo ci mette del suo, è bravo, ha talento ma manca o meglio sembra non avere per niente la testa per diventare un atleta in grado di vincere. Già in passato aveva avuto problemi lontano dal parquet che ne avevano causato uno stop forzato ma adesso il giocatore nato a Seattle ha letteralmente perso la testa e ha tentato di strangolare la fidanzata ed ex WNBA Kysre Gondrezick. La polizia lo ha quindi arrestato.
La vicenda
Kysre non ha gradito il rientro notturno di Kevin all’hotel dove stavano alloggiando (Millenium, New York) e quindi l’ha chiuso fuori. La star NBA è riuscita a entrare comunque in camera grazie all’aiuto di un impiegato della struttura e una volta vicino alla compagna le ha messo le mani al collo, ripetutamente. Dalla camera del Millenium è partita la chiamata d’emergenza al 911 con la ragazza che è stata portata in ospedale dove hanno certificato un taglio sul volto e almeno una vertebra fratturata. Il fidanzato è stato preso in custodia dalla polizia di New York.
La federazione di basket statunitense ha già reso noto che ha intenzione d’intervenire molto duramente a prescindere da quelli che saranno i risvolti legali della vicenda.
La disciplina questa perfetta sconosciuta
Kevin Porter Jr. ha già avuto a che fare con i problemi disciplinari anche in passato e quindi essendo recidivo la punizione della NBA rischia di essere ancor più pesante. Cleveland dopo i primi problemi di natura comportamentale del ragazzo lo ha subito scaricato e lasciato partire per Houston. Nemmeno in Texas le cose sono migliorate con liti e sospensioni che lo hanno relegato ai margini del progetto.
Nel 2020 aveva anche postato un messaggio strano sui social che aveva fatto pensare a un possibile suicidio anche se poi venne rimosso subito: “Avete mai desiderato la fine della vostra vita?” recitava il testo di questo personaggio ormai abbastanza discutibile e sempre più lontano dai campi da gioco.