Finisce la stagione NBA come tutti si immaginavano anche se la speranza era quella di vedere Miami vincere per allungare la serie.
Il risultato finale è di 94-89 al termine di una grandissima battaglia con gli Heat che ci provano fino all’ultimo minuto anche se hanno passato la gara a farsi rincorrere da Denver che porta a casa meritatamente il primo anello della sua storia. Nessuna franchigia aveva dovuto attendere così tanto per vincere un titolo, arrivato 47 anni dopo la prima partecipazione.
Sembrava potercela fare Miami complice anche la serata negativa degli avversari alla voce “tiri da tre” (5 su 28) ma nell’ultimo quarto Jokic e compagni sono bravissimi a trovare i canestri necessari a contenere la furia Butler, poco in partita fino all’inizio dell’ultimo quarto e poi sciolto con 13 punti nel momento critico.
MVP? C’erano dubbi?
MVP delle finals non può di certo non essere Nikola Jokic, il gigante serbo che chiude la serie con 28 punti e che già all’età di 5 anni vestiva una felpa di fede Denver, quasi come un presagio, come ha fatto vedere proprio lui sul suo account instagram.
Triple su triple doppie mai accaduto prima in una singola postseason, ha chiuso i playoff con 30,1 punti, 13,3 rimbalzi, 9,8 assist e il 46,6% da tre. Nikola Jokic dopo le finals è il cestista più forte al mondo ma a lui non interessa poi più di tanto. Già starà pensando a quando potrà tornare in patria o venire in Italia per un po’ di relax e occuparsi dei suoi cavalli.
Mike Malone
In una squadra che vince deve funzionare tutto. Il tassello che unisce tutta la struttura è sicuramente il coach, l’uomo giusto al momento giusto: Mike Malone. Prima dell’inizio di gara 5 il coach di Denver ha cercato di allentare la tensione che aveva addosso dicendo: “Ho dormito come un bambino. Mi sono svegliato piangendo ogni due ore”. Le tappe per arrivare a vincere un titolo sono montagne da scalare ma Malone ha sottolineato che questa vittoria dei Denver non rappresenta la fine di un viaggio ma è solo l’inizio. “Abbiamo vinto un anello, siamo contenti ma non siamo soddisfatti” l’obiettivo dichiarato è che Denver diventi nelle prossime stagioni la franchigia dominatrice assoluta del campionato statunitense.