Una vita passata al volante e un gravissimo episodio che non ha frenato la sua voglia di lottare. Dopo aver conseguito ottimi risultati nei KART e nelle formule minori, Alex si affaccia nel mondo della Formula Uno prendendo in mano la guida della Jordan nel 1991, della Minardi nel 1992 e infine della Lotus. Il mondo della Formula Uno però non fa per lui e quindi decide di provare l’avventura con le CART. Alla sua prima stagione chiude al terzo posto dando vita a una rivalità, che proseguirà nel corso degli anni, con lo statunitense Bryan Herta.
La vittoria in Formula Cart arriva nel 1997. Dopo un avvio incerto con oltre trenta punti di distacco da Paul Tracy, leader della classifica piloti, Alex comincia a recuperare terreno e grazie a tre successi consecutivi verso la fine della stagione riesce a distaccare i suoi inseguitori, garantendosi il titolo con alcune gare ancora da correre. Il bolognese si ripete anche nel 1998 chiudendo la classifica davanti a tutti.
Zanardi prova un altro tentativo in Formula Uno con la Williams nel 1999 ma torna di nuovo alle CART.
La corsa del Lausitzring è quella che gli cambia purtroppo in negativo la vita: a 13 giri dalla conclusione il pilota bolognese perde il controllo della vettura e viaggia in pista lentamente e in modo perpendicolare dopo un testacoda mentre giungono ad altissima velocità Patrick Carpentier, che riesce miracolosamente a schivarlo, e Alex Tagliani. Il pilota canadese centra in pieno la vettura di Zanardi all’altezza del muso, spezzandola in due. I soccorsi arrivano subito ma le condizioni del pilota italiano sono disperate: la tremenda botta ha causato l’amputazione istantanea degli arti inferiori con il rischio di morire dissanguato. Il medico cerca di tamponare l’emorragia ma la situazione è talmente grave che Alex riceve anche l’estrema unzione da parte del cappellano della serie automobilistica. Trasportato in elicottero all’ospedale di Berlino, nel quale gli rimuovono anche il ginocchio destro, si sveglia dal coma durato quattro giorni. Sei settimane di degenza e oltre 15 interventi chirurgici permettono a Alex Zanardi di cominciare la riabilitazione.
Zanardi torna in pista due anni dopo l’incidente con una vettura appositamente modificata e finisce i 13 giri del circuito tedesco che gli mancavano al momento del bruttissimo impatto. Fa registrare il quinto tempo e decide di tornare a correre. Nel 2005 vince il Campionato Italiano Superturismo e anche altre corse del Campionato Europeo. Ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 ha vinto, nella disciplina del paraciclismo, 2 ori e un argento proprio come nell’edizione di Rio de Janeiro 2016.
Il 19 giugno 2020 mentre partecipa a una corsa a staffetta di handbike nei pressi di Siena, perde il controllo del suo mezzo e invade la corsia adiacente, andandosi a scontrare contro un camion che veniva in senso opposto, sbattendo la testa. Il camionista se l’è trovato di fronte all’uscita della curva ed è riuscito a sterzare e a spostarsi sul lato evitando uno scontro frontale.
L’ultimo aggiornamento sulle condizioni di Zanardi a oltre un anno di distanza ci dice che l’ex pilota è in condizioni stabili ricoverato presso una clinica specializzata per la riabilitazione.