Poco al di sotto dello stemma civico della città di Tortona è possibile leggere il famoso motto latino “Pro tribus donis similis Terdona leonis”, ovvero “in virtù dei tre doni Terdona (antico nome della città piemontese) è simile al leone”. Difatti la grinta che la propria compagine cestistica, il Derthona Basket, ha dimostrato la scorsa stagione, riuscendo a conquistare per la prima volta nella sua storia l’approdo nella serie A1, non ha nulla da invidiare a quella del grande felino della savana.
In seguito alla promozione in A2 avvenuta nella stagione 2013-2014 (dopo circa 50 anni di partecipazione alle serie minori dalla rifondazione della società bianconera avvenuta nel 1965), e alla permanenza al secondo livello del campionato italiano per i successivi sette anni, i segnali sulla possibilità di poter raggiungere traguardi più che notevoli sono stati evidenti con la conquista, nel giro di un biennio, dei primi due trofei nazionali: la Coppa Italia di Lega nel 2018 e la Supercoppa di Lega nel 2019. Quest’ultimo titolo ottenuto con già la guida in panchina dell’attuale coach Marco Ramondino, il quale, tra le tante esperienze in squadre di club sia da vice che da capo allenatore, ha ricoperto anche il ruolo di assistente nelle varie Nazionali giovanili. Dopo soli altri due anni, nella stagione 2020-2021, arriva la storica promozione nella massima serie, resa possibile dall’ottima regular season (terminata al secondo posto in classifica del proprio girone) e, soprattutto, dal successo nelle finali play-off del proprio tabellone a scapito della Reale Mutua Torino (dopo una gara 5 da cardiopalma vinta in trasferta sul parquet del Palasport Gianni Asti con il punteggio finale di 74 a 75).
Diversi sono i cambiamenti apportati dalla società piemontese in vista della stagione 2021-2022, a partire dal campo che farà da cornice alle partite casalinghe di campionato: trasferendosi dal PalaOltrepò di Voghera (testimone della permanenza cestistica tortonese al massimo livello dilettantistico della pallacanestro italiana) al PalaFerraris di Casale Monferrato, struttura di certo più adeguata ad ospitare le partite di serie A1. Anche il roster della squadra, come era logico aspettarsi, è stata oggetto di una sorta di rivoluzione, con l’aggiunta di importanti innesti allo scopo di ottenere un organico quanto più possibile competitivo sul palcoscenico nazionale che conta.
Nella recente sessione estiva di mercato, infatti, si sono uniti alla rosa del Derthona Basket cestisti del calibro del playmaker italo-argentino Ariel Filloy, del centro statunitense Tyler Cain (entrambi provenienti dal Victoria Libertas Pallacanestro Pesaro), dell’ala grande statunitense Mike Daum (militante fino alla stagione precedente nella Liga ACB spagnola tra le fila dell’Obradoiro CAB), del playmaker Chris Wright e della guardia J.P. Macura (entrambi statunitensi ed entrambi dall’Afyon Belediye Spor Kulübü della Turkish Basketball League). Mentre tra le conferme delle canotte bianconere della passata stagione in A2 ci sono gli statunitensi Jamarr Sanders e Jalen Cannon, e gli italiani Luca Severini e Bruno Mascolo (quest’ultimo votato come MVP delle vittoriose finali play-off).
Già alla Supercoppa italiana 2021 dello scorso settembre (primo appuntamento stagionale) i “leoni” tortonesi hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per trovarsi a gareggiare ai più alti livelli del basket italiano. Nella manifestazione pre-campionato, infatti, la squadra piemontese ha gareggiato un’ottima prima fase, primeggiando da imbattuta il proprio gironcino (comprendente la Pallacanestro Trieste e l’Aquila Basket Trento) e qualificandosi di diritto alle final eight, per poi arrendersi ai quarti di finale solo di fronte ai campioni d’Italia in carica della Virtus Bologna (battuti tra l’altro nell’ultima di campionato 93-76), di lì a pochi giorni anche vincitori del trofeo.
Sembra che ci siano, dunque, tutte le premesse per fare bene anche nel campionato di A1 appena iniziato, nonostante sia altresì ragionevole aspettarsi che una squadra neopromossa possa incontrare non poche difficoltà sul proprio cammino. Si spera solo che le partite giocate in questa stagione, per la prima volta contro le più forti squadre del panorama nazionale, possano essere per i tifosi di Tortona dolci almeno quanto i “Baci di Dama”, i buonissimi biscotti originari di questa città piemontese situata sulla sponda destra del torrente Scrivia.